Sono morti il 4 e il 9 aprile scorso, ma è bello il loro ricordo, a gloria di Dio
Fra Isidoro (Giovanni) Toniolo, da buon samaritano, ha vissuto la sua vocazione nel servizio e nella solidarietà con i più poveri, i malati e i più bisognosi nel corpo e nello spirito, donando tempo ed energie, senza risparmio. Umile frate cappuccino ha portato il sorriso e una parola di conforto a chi ne aveva più bisogno.
A 28 anni, accogliendo l’ispirazione del Signore, lasciò tutto e si fece frate. Fra Pacifico (Luigi) Scardoni iniziò la sua “missione” di questuante ove lo voleva l’obbedienza dei superiori. Ma fu soprattutto Lendinara a godere della sua presenza e della sua opera. Nel 2016 il Consiglio Comunale gli conferì la cittadinanza onoraria: “per tutti illuminato esempio, nelle parole e nel comportamento, di carità, sensibilità … importante riferimento di spiritualità e di solidarietà”. Ha saputo unire i servizi del suo ministero con l’unica cosa veramente necessaria: l’unione con Dio, portando tale testimonianza nel suo pellegrinare di casa in casa, convinto che è più importante dare che ricevere. Lo ricordiamo anche come “giullare di Dio”, che si dilettava a comporre canzoni (testo e musica), in cui narrava la gioia della sua vocazione e vita cappuccina.