Nella Giornata della Vita Consacrata, per la prima volta in assoluto, il patriarca di Venezia e i religiosi si sono uniti in preghiera nella chiesa di S. Carlo Borromeo, presso i Cappuccini di Mestre. Bella la partecipazione di oltre 30 sacerdoti e diaconi, diocesani e religiosi, studenti teologi e seminaristi e folto numero di religiose.
Dopo la processione partita dalla chiesa “Cuore Immacolato di Maria” in Altobello (Mestre) dei Somaschi e la benedizione delle candele, nell’omelia il pastore ha esortato: Un mondo che si mostra insensibile alla presenza e al segno dei cristiani consacrati, non demoralizzi ma animi alla radicalità evangelica che li contraddistingue, coscienti della violenza che il Regno subisce, al pari del profeta Geremia, annunciando a tutti il Dio che, per amore ha creato, per amore ha redento, per amore invita l’uomo a partecipare all’amore divino.
La varietà dei carismi rende ricca e bella la Chiesa e “utile” all’umanità, per questo l’invito alla generosità e il ringraziamento del Patriarca per quanto le persone consacrate offrono alla Chiesa che è in Venezia.
Al termine della celebrazione S.E. Francesco ha omaggiato i religiosi/e giubilari (25°-70°) con una sveglia “senza lancette” indicante una vita per Dio a tempo pieno. Una è finita nelle mani del nostro guardiano fr. Elvio Battaglia (25°).